I ragazzi delle comunità di Una casa anche per te hanno assistito alla rappresentazione teatrale "Mio fratello rincorre i dinosauri" di Christian Di Domenico, un evento che ha offerto loro un′importante occasione di riflessione e crescita personale. Lo spettacolo si è tenuto il 15 marzo a Pieve Emanuele. La loro partecipazione è stata preceduta da un percorso di preparazione strutturato in due momenti distinti, pensati per stimolare il confronto e lintrospezione.
Il primo incontro è iniziato con un brainstorming guidato: dopo la proiezione di diverse immagini raffiguranti persone e bambini con disabilità, ai ragazzi è stato chiesto di scrivere distinto tre parole che emergessero dai loro pensieri. Successivamente, è stato proiettato il film tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol. Al termine della visione, le parole scritte in precedenza sono state rilette, diventando spunto per una riflessione collettiva in cui ogni ragazzo ha potuto condividere le proprie emozioni e considerazioni.
Il secondo momento ha avuto un carattere più individuale e ha portato i ragazzi a interrogarsi sul tema della fragilità, sia propria che altrui. Attraverso un confronto aperto, è stato possibile analizzare come spesso si sia inclini a individuare difetti negli altri piuttosto che riconoscerne le qualità. Lattenzione si è focalizzata sul modo in cui tendiamo a giudicare chi è percepito come diverso, e su quanto sia difficile accettare le proprie vulnerabilità. A guidare questa riflessione è stato un testo scritto dallo stesso Christian Di Domenico, in cui lattore racconta il suo personale percorso di consapevolezza nel riscoprire il valore e la bellezza insiti in ogni persona, al di là di ogni limite e pregiudizio.
Questa esperienza ha rappresentato un′occasione preziosa per i ragazzi, non solo per avvicinarsi ai temi dellinclusione e della diversità, ma anche per imparare a guardare con occhi nuovi, più aperti e sensibili. La rappresentazione teatrale ha dato concretezza a queste riflessioni, offrendo una narrazione intensa e coinvolgente che ha saputo toccare corde profonde. Al termine dello spettacolo, la possibilità di interagire direttamente con lattore attraverso un′intervista corale ha permesso di approfondire ulteriormente i temi affrontati, dando voce a domande, dubbi e riflessioni emerse durante il percorso di preparazione.
Liniziativa si è rivelata unesperienza significativa, in cui i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi con le proprie percezioni e sensibilità, sviluppando una maggiore consapevolezza del valore dellincontro con laltro, senza pregiudizi e senza aspettative, ma con lo sguardo aperto alla bellezza che ciascuno porta con sé.